ven 31 lug
|Turriaco
Pojana e i suoi fratelli - Turriaco (GO)
Orario & Sede
31 lug 2020, 19:00
Turriaco, 34070 Turriaco GO, Italia
Ospiti
Info sull'evento
VENERDÌ 31 LUGLIO - Pojana incontra Civati / Ore 19.00
TURRIACO / Piazzetta Faidutti
Ingresso libero / fino ad esaurimento posti
Andrea Pennacchi, nelle vesti del Pojana, incontra l’editore e autore nonché ex parlamentare,Pippo Civati, per parlare di libri. Il che vuol dire parlare della società, del nostro tempo, della politica. Pippo Civati infatti è uno dei fondatori della casa editrice People, una casa editrice con una missione: raccontare e indagare il cambiamento nella società. Quali ne sono gli agenti? Quali i fattori determinanti? Un punto di vista laterale sul presente e sul suo divenire, con il fuoco sulle persone, le loro storie e idee. Un lavoro di indagine e scenario, che porta alla pubblicazione di testi agili, accessibili a tutti, “pop", ma allo stesso tempo assolutamente rigorosi dal punto di vista scientifico. E il Pojana, cosa c’entra? È il protagonista, oltre che di una narrazione teatrale e di una fortunata serie di incursioni televisive a Propaganda Live, anche di un libro a lui dedicato: “Pojana e i suoi fratelli”, che sarà al centro del dialogo insieme ai libri scritti dallo stesso Civati, che in “Struzzi”pone l’attenzione sul collasso climatico che è ogni giorno più manifesto.
Ore 21.00 - Pojana e i suoi fratelli
TURRIACO / Piazzale Faidutti
Ingresso libero / fino ad esaurimento posti
Franco Ford detto Pojana è un avido padroncino del Nordest ossessionato da i schei e dal suo per nulla velato razzismo, che sfoggia senza remore opinioni durissime (nutrite dal pregiudizio) in merito ai tempi incerti che vivono il Nordest e il Paese tutto. La banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi. Ed eccolo qui, con tutti i suoi fratelli, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio. I fratelli maggiori di Pojana: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta. Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. “Il mondo deve sapere – pensavamo – come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle “tecniche” degne dell’Isis”. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti. C’era un buco, pensavamo. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente. Quando Francesco Imperato mi propose di collaborare al progetto “This is Racism”, recitando il testo di Marco Giacosa per il video di “Ciao Teroni” (c’era un titolo più lungo e articolato, ma la viralità lo ha ridotto a questo), Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un mio adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutti le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero. In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi. Ed eccolo qui, con tutti i suoi fratelli, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.
Pojana e suoi fratelli, il libro – raccolta di alcuni dei suoi monologhi più celebri, è nato grazie alla collaborazione con la casa editrice People. Finito di stampare nel mese di marzo 2020.