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AFASCISTI

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Il fascismo dei nostri tempi è riuscito a nascondersi dietro la rimozione e la normalizzazione dei suoi orrori, fino a insinuarsi nelle maglie della Repubblica. L’afasia dell’afascismo, si potrebbe dire, ha due colpe: l’indifferenza verso ciò che è stato, e il sospetto (quando non il dileggio) verso chi a quel passato tenta di ribellarsi con tutte le proprie forze.

Mauro Biani, con la ultima raccolta, fa proprio questo, e invita tutte e tutti noi a radunarci attorno alle sue vignette, in un mai stanco segno di resistenza, contro questa marea nera che minaccia di travolgerci ogni giorno.

 

«Mauro Biani è uno di loro, i non rassegnati di fronte al vecchio che rispunta, come ribadiscono i ripetuti allarmi raccolti in questo libro in forma di editoriali disegnati, che a chiamarli “vignette” si fa loro un grave torto: quell’etichetta fa pensare a un corredo marginale e spiritoso, e invece qui siamo davanti a quadri viventi e dolenti di denuncia.»

Dalla prefazione di Carlo Verdelli

 

Mauro Biani – Vignettista, illustratore, scultore. È, inoltre, educatore professionale con ragazzi diversamente abili mentali. Già vignettista de il manifesto, collabora con la Repubblica, L’Espresso, Courrier International, Der Spiegel, Le Monde. Nel 2007 ha vinto il xxxv Premio di Satira Politica di Forte dei Marmi (Premio Pino Zac per la satira sul web). Nel 2011 ha vinto il primo premio di Una vignetta per l’Europa, concorso organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea all’interno del Festival di Internazionale. Nel 2013 ha ricevuto il Premio Nazionale Nonviolenza. Ha pubblicato Come una specie di sorriso (2009), Chi semina racconta. Sussidiario di resistenza sociale (2012) e Tracce migranti. Vignette clandestine e grafica antirazzista (2016). Per People, La banalità del ma (2019), Dieci storie per cambiare (2020), È questo il fiore (2020), Le cose non andarono bene (2022) e, insieme a Carlo Gubitosa, Abbiamo ragione da vent’anni (2021).

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