LA MIA CASA È LA BOCCA DI UNO SQUALO
Da Sandro Pertini a Miriam Makeba. Da Freddy Mercury a Isabel Allende. Passando per Mika, Lise Meitner, Luka Modrić, Rigoberta Menchú Tum e tanti altri. Sono le storie di persone che sono state costrette a scappare, a mettersi in salvo e al sicuro, e che hanno contribuito a rendere il mondo, o un pezzettino di mondo, un posto migliore. Chi con la propria arte, chi con la politica, chi con imprese sportive che ci hanno fatto sognare. Persone in fuga perché - come recita la poesia di Warsan Shire - «nessuno lascerebbe la propria casa se quella non fosse diventata la bocca di uno squalo».
In questo libro per bambini, ma adatto a tutte le età, Maria Cecilia Cavallone racconta le loro favole, accompagnate dalle illustrazioni e dalle strisce di Tommaso Catone.
Una lettura che tiene insieme diverse generazioni, proprio come la storia del primo profugo, quell'Enea che fuggì dalla città in fiamme portando sulle spalle l'anziano padre e tenendo per mano il figlioletto.
Recensioni
Una lunga galleria di personaggi che hanno dovuto lasciare la loro patria e vivere da esuli, da rifugiati, lottando per i loro diritti. Mi ha colpito in modo particolare la vicenda di Michaela DePrince, dalla Sierra Leone adottata in America dove realizzerà il suo sogno di diventare ballerina, nel mondo difficile della danza classica "bianca". Era il mio stesso sogno da bambina. Ma Michaela è scomparsa precocemente, a quanto pare per una malattia cardiaca non diagnosticata, a soli 29 anni.
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