FINE
Fine è il diario di viaggio di una donna in fuga. Un diario minimo, un viaggio senza possibilità di ritorno. Nel 2042 il passato non conta e il futuro non c’è più, non resta altro che cercare di difendersi dal mondo che impazzisce.
Sara vede il mare, la nave che la ospita e se stessa nello stesso tempo, nel momento in cui è diventato inutile anche ammettere i propri errori. Porta con sé un’altra vita che rischia di nascere troppo tardi. Scrive e si domanda come sia stato possibile non accorgersi prima di quello che sarebbe successo.
Con questo libro, Giuseppe Civati e Marco Tiberi ci invitano a leggere oggi quello che qualcuno potrebbe raccontare tra trent’anni, mentre siamo ancora in tempo per fare in modo che "Fine" rimanga soltanto un romanzo.
















Recensioni
Ma non solo lui. Basta parlare un poco con le persone e lo scetticismo affiora. Uscito nel 2019, purtroppo non si sta affrontando il problema, e il 2042 del romanzo si avvicina. Con leggerezza e umorismo affrontava lo stesso argomento Ian McEwan nel suo romanzo "Solar" già nel 2010. Il tempo passa, l'orologio ticchetta, i governanti sono sempre gli stessi anzi sono peggiorati: non si mette bene...