POSSA KABUL ESSERE NOSTRA
[libro in pre-ordine]
La caduta di Kabul nelle mani dei talebani è, nel racconto di Najeeb Farzad, un grido che taglia la notte. A partire da quel grido, tutto precipita – per Najeeb, per i suoi cari, per tutte e tutti gli abitanti della capitale dell'Afghanistan. In Possa Kabul essere nostra, l'autore ripercorre l'ondata di cambiamenti positivi che avevano interessato la società afghana nei vent'anni precedenti al 2021 – dai diritti delle donne all'istruzione, alla crescita economica –, poi brutalmente interrotti dalla violenza dei talebani. Una violenza brutale e sanguinaria, raccontata con una chiarezza dolorosa, dalla quale non sembra esserci scampo. Eppure una speranza c'è: arriva dall'Italia, da Pomigliano d'Arco e da un festival culturale.
Possa Kabul essere nostra è una storia per chi crede che cultura e umanità siano più forti di qualsiasi oppressore.
Lasciando le porte di Kabul, la disperazione ebbe di nuovo la meglio su di me. Mi sentii senza terra e senza casa, e mi chiesi dove avrei potuto trovare rifugio. Quanto a lungo avrei vagato? Quando tempo sarei andato avanti e indietro da una città all'altra, da un Paese all'altro, dove mi avrebbe portato tutto questo? Perché non avevamo potuto fare di questa terra la nostra terra? Perché non ce lo avevano permesso?
TRADUZIONE DI ALESSANDRO DI PORZIO
Najeeb Farzad è nato in Afghanistan durante la guerra tra i mujahideen e l'Unione Sovietica ed è stato costretto a fuggire dalla sua terra diverse volte. Da giovane uomo, negli anni Novanta, quando i talebani iniziarono il genocidio degli hazara. E poi nel 2021, dopo la ritirata delle truppe americane, quando era già padre di due bambini. Mentre la comunità internazionale era ancora attiva in Afghanistan, ha usato diversi mezzi per esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni, incluse la fotografia e la scrittura di articoli, blog e racconti. Al momento lavora come giornalista e scrittore freelance in persiano, in inglese e italiano.
Alessandro Di Porzio è un insegnante di lingue e ha lavorato come traduttore, correttore di bozze e redattore per la rivista letteraria Mosse di Seppia. Laureato in Letterature e Culture Comparate all'Orientale di Napoli, scrive poesie e racconti.